Tavoli Acerbis: un dialogo poetico tra materiali diversi. - Acerbis

Tavoli Acerbis: un dialogo poetico tra materiali diversi.

Pubblicato il 14.12.2022
Prodotti

L’inizio degli anni ’80 coincide con un ampliamento dell’offerta produttiva di Acerbis, con prodotti frutto di avanzata ricerca tecnica, uso consapevole del colore e sperimentazione sui materiali.

Dal consolidato sodalizio tra Giotto Stoppino e Lodovico Acerbis nasce la collezione di tavoli Menhir, la cui base è ispirata alle colonne di stampo greco, oggi riproposto nella versione tavolino.

Nel 1985 la collaborazione con Lella e Massimo Vignelli dà origine a Serenissimo, un tavolo che reinterpreta le lavorazioni del passato secondo nuove forme, mentre nel 1988 nasce Creso, tavolo dalle linee ispirate al graphic design che si mescolano con la matericità delle superfici.

La ritrovata attualità del legno si concretizza nel tavolo Maestro di Gianfranco Frattini alla fine degli anni ‘90, un tavolo che coniuga visione progettuale e know-how caratterizzato dalla pregiata lavorazione dei listelli in legno che compongono il basamento.

Negli anni più recenti, numerosi designer sono stati chiamati a interpretare la filosofia di Acerbis: Oscar e Gabriele Buratti firmano Judd, un sistema di tavoli che abbina l’essenzialità della forma alla ricchezza dei materiali, e Axis, un’architettura più che un tavolo.
Nel 2014 Massimo Castagna crea un tavolo dalla personalità eccezionale, Maxwell, che esalta tutto il valore delle finiture in pietra.

 
 
 
 
 

Ne risulta una collezione di tavoli nel segno della ricerca estetica, con un’ampia varietà di materiali e finiture che si rivelano adatti a tutti gli spazi di casa e non.

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